iynx - Incontri con le Api - I 

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IYNX


Sui rami del Salice bianco (Salix alba) consacrato a Persefone, nidifica il Torcicollo, (Jynx torquilla) uccello della Dea, che, quando adirato, alza la cresta e ruota il collo sibilando, simile ad un serpente oracolare. Lo iynx è anche uno strumento sonoro; un ronzatore a rotazione aerea, i cui suoni sibilanti e ronfanti ad impulsi alternati ricordano l’enfasi della respirazione sessuale, e appunto sono associati a Venere. E Iynx, nel pantheon mitologico, è figlia di Pan ed Eco, un fatto che fa ulteriormente riflettere nella comprensione del mondo sonoro sacro dell’antichità.
È Iynx, l’incantesimo magico, l’inflessibile sostegno del cosmo che ogni volta ci ridà slancio
Immagini dall’alto a sinistra: Il Torcicollo, (Jynx torquilla), Da Hydria del “Pittore di Meidias”, Da Pyras del “Pittore di Eretria”, Da vasi Apuli raffiguranti iyngas di varie forme dal libro “Isole Sonanti” di Gianfranco Salvatore Modo di azionare il ronzatore, da Walter Maioli, “Le Origini: Il suono e la musica” -Jaca Book, Mi

TRA I PIU’SONORI -Iynx realizzato con una valva di cozza da Luce Maioli, su esperimenti di Elena Maioli

Iynx, Jynx, Iynges


di Walter Maioli e Il Centro del Suono
L’iynx è un ronzatore, strumento che rientra nella categoria degli strumenti sonori definiti “ad aria libera” il suono viene ricavato muovendoli rapidamente nell’aria; nel caso dei ronzatori con un movimento rotatorio. Questo lega i ronzatori a rotazione aerea al movimento circolare che dà origine ai vortici sonori, alla spirale, modelli che compaiono costantemente nella danza, nei simboli grafici e nell’architettura di ogni popolo e paese.
Il ronzatore per eccellenza è il disco ronzante, strumento mitico e misterioso nell’antichità, poi condannato dalla chiesa per il suo inquietante suono definito “il ronfo del diavolo” e legato ai culti pagani , è sopravvissuto, privato di tutti i contenuti cultuali che l’accompagnavano, come giocattolo per bambini, sorte toccata a diversi strumenti sacri dell’antichità, ridotti a meri e apparentemente innocui giochi. Come giocattolo generalmente si ottiene con un dischetto di cartone o di legno, può essere dentellato ai bordi, con due fori al centro per infilarvi la corda. Nell’antichità era costruito anche in terracotta come dimostrano i reperti rinvenuti in Mesopotamia, o in osso come in Egitto, ma anche in metallo, mentre i prototipi primitivi si ottengono con semi, conchiglie od ossa, come quelli ottenuti con la falange di porco come si usava presso i Celti e i Vichinghi . Si suona facendo ruotare l’oggetto fino ad attorcigliare la corda in tutta la sua lunghezza, poi facendola svolgere con un allontanamento delle mani verso l’esterno: durante questi movimenti alternati l’oggetto posto al centro della corda ruota su se stesso; variando la velocità, varia l’altezza del suono. Poichè la rotazione non è costante la voce che produce suona come una profonda pulsante respirazione, simile all’ansito durante l’atto sessuale, come forti ronzanti sospiri, che possono arrivare ruotando lo strumento molto forte, a dei sibili simili a quelli dei serpenti. Il suono ventoso associa il ronzatore al pneuma , alito dello spirito divino, l’ispirazione. Nell’antichità greca, il ronzatore era chiamato iynx, . Si tratta, come scrive Gabriella Brusa Zappellini nella sua notevole ricerca sui “Vortici sonori”*, di un termine -vicino, per assonanza, a ilinx (vortice) e a ilingos (vertigine) -che rappresentava per i Greci tre diverse realtà strettamente correlate:
a) una Ninfa trasformata in uccello; b) l'uccello che noi chiamiamo torcicollo; c) uno strumento di magia erotica. La ninfa Iynx, era figlia di Pan e Echo (un fatto che fa ulteriormente riflettere nella comprensione del mondo sonoro sacro dell’antichità) e per alcuni di Peitho, la persuasione amorosa, fu trasformata nell’uccello torcicollo da Hera, in quanto Iynx desiderava per se l’amore di Zeus. Il Torcicollo, (Jynx torquilla) nidifica sui rami del Salice bianco (Salix alba) consacrato a Persefone. Uccello della Dea, che ha la caratteristica strabiliante, come i serpenti, di ruotare il collo di trecentosessanta gradi, pur restando fermo col resto del corpo, quando adirato, alza la cresta e ruota il collo, gonfiandolo come un fallo, sibilando in modo stridulo e acuto, simile ad un serpente oracolare. Un esempio di come gli strumenti musicali hanno sempre il loro corrispettivo animale. Come strumento sonoro, il ronzatore iynx, è ben documentato nell’antica Grecia da testimonianze sia letterarie sia iconografiche. Strumento magico, di fascinazione erotica, inventato da Afrodite, che aveva catturato l'uccellino Iynx e lo aveva legato vivo a una pietra focaia, formando in tal modo un ‘incantesimo’ destinato a rinfocolare la passione di Medea per Giasone. Nelle pitture antiche, lo Iynx è visto occasionalmente nelle mani di deità dell’amore come Heros e gli amorini, esseri alati dei mondi celesti, nelle scene più realistiche è nelle mani delle donne. Nelle descrizioni letterarie, lo strumento è usato dalle maghe per suscitare un'attrazione fatale e irresistibile, una rotella magica per legare, come il filo che lo compongono, in un vortice di passione, trascinando "nel cuore della ruota magica" (Pindaro). Possiamo quindi considerare lo iynx tra quegli antichi strumenti sonori definiti sacri nell’antichità perché in grado attraverso il potente suono psicoacustico, associato al movimento rotatorio di creare una moltiplicazione sinestetica, che facilita, come scrive anche Gabriella Brusa Zappellini : l'ingresso in quel vortice o tunnel oltre il quale iniziano ad apparire le immagini allucinatorie, che accompagnano sovente fenomeni come gli stati dilatati di coscienza, e la trance. È questa una dinamica assai nota in ambito neurologico.

Riportiamo le antiche parole di Pindaro dalla IV Pitica :
La dea delle frecce veloci
Cipride, per prima portò dall'Olimpo
agli uomini, legato sui quattro
raggi di una solida ruota, il torcicollo variopinto,
l'uccello che suscita il delirio.
E insegnò gli scongiuri e gli incantesimi
all'Esonide accorto
per soffocare in Medea il rispetto di figlia
affinché il desiderio dell'Ellade
tormentasse il suo cuore ardente
sotto la sferza della Persuasione amorosa.

Concludiamo citando l’esoterica e misteriosa opera dei primi del 1900 sugli “Oracoli Caldei” di G.R.S. Mead, dove sono riportati testi di Damascio, che tratta, tra l’altro, la relazione tra le ruote che emettono suoni e gli esseri alati e le sfere luminose, infatti quando il ronzatore sta ruotando prende la forma eterea di essere che gira velocemente, apparendo ai nostri occhi come un flash, una piccola palla luminosa, fenomeno che possiamo vedere anche rappresentato nell’arte antica dove compaiono immagini di iynx in azione.

“L’idea-radice sembra essere quella della ruota alata che emetteva suono, e che nella famosa visioni di Ezechiele, che ebbe la veduta mistica a Babilonia, ci ricorda delle creature o ruote alate, e questo probabilmente è una riflessione del simbolismo dei Misteri Caldei”.
“Presumibilmente erano pensate come sfere viventi, turbinando dal centro al di fuori in ogni direzione, raggiunto il limite della loro perimetro di azione, rigirano dal di fuori allo stesso centro. Inoltre probabilmente, erano pure, concepiti come sfere alate (una figura comune nell'arte babilonese ed egiziana) luminose e sonore, quindi a simboleggiare le forze dell’aria, a metà strada fra cielo, il Grande Spazio e la Terra, il centro fisso.”
“Secondo sia Damascius che Proclus, l'ordine di Iynges è caratterizzato sia nel potere di continuare o del procedere, sia nell'espansione e nella contrazione, cioè di aspirare ed inspirare. Sono, sopratutto, intelligenze libere”.
“I giri rapidi [ Iynges ] generati dal pensiero del Padre sono essi stessi, anche, intelligenti [ o gnostici ], essendo mossi da Volontà ineffabili da capire.” Damascius ( K. 40; C. 54)

. * Relazione tenuta al XVI Valcamonica Symposium (24-29 novembre 1998), Sciamanesimo e mito, edita negli Atti congressuali. Si ringrazia il Centro Camuno di Studi preistorici (Capo di Ponte, Brescia)


Ronzatori, prototipi popolari della collezione del Centro del Suono, dall’alto a sinistra: cozza, osso di pesce, castagna (chiamato in Veneto pirlo giro), nocciolo di albicocca

Iynx in osso di Epoca Vichinga

Iynx dell’Antico Egitto

Iynx in terracotta dell’Antica Mesopotamia

Iynx dell’Antica Grecia. Da Hydria del “Pittore di Meidias”

Iynx dell’Antica Roma






Torcicollo (Jynx torquilla) Lunghezza: Peso: Ala: Apertura Alare: maschio - 37,2 g 9,7 cm - - 19,7 cm - - 30,7 cm - femmina 35 g 9,3 cm -

Ordine: Piciformes Famiglia: Picidae
Distribuzione: Eurasia, ed Africa del Nord, nidifica in tutta l'Italia. In Estate visita l’Europa, generalmente da Maggio a Settembre), in inverno si trova in Africa, e anche nel Sud Italia. Piumaggio screziato dominato dai colori grigi e bruni. Ventre più chiaro. Piume del vertice del capo erettili. Becco più corto che negli altri Picidi e di forma conica. Coda lunga e arrotondata, ma non rigida come nei Picchi . Zampe come nei Picchi: due dita avanti e due dietro. Si arrampica sui tronchi e si posa sui rami. Volo ondulato come quello delle allodole. Si nutre di insetti, formiche, larve, sugli alberi o saltellando sul terreno, con la coda sollevata. Il suo singolare nome è dovuto allo strano sistema difensivo usato contro i predatori: allunga il collo con la capacità di muoverlo di 360°, gonfia le penne della testa e si muove lentamente avanti e indietro. Emette un verso nasale (un ripetuto "kiu-kiu-kiu"), molto simile ad un pianto, e può sibilare in modo stridulo e acuto, simile ad un serpente. Il predatore crede di avere a che fare con un pericoloso serpe e spesso abbandona l'attacco. Habitat: vive libero in natura. Frequenta boschi cedui di media montagna, parchi e raramente zone coltivate. Nidifica in primavera nei tronchi degli alberi lasciati liberi da altri uccelli, in quanto non è in grado di perforare il legno. La femmina depone anche dieci uova, che sono covate da entrambe i genitori.
Il « Jynx torquilla », o torcicollo, è stato designato volatile dell’anno 2007 dall'Associazione Svizzera per la Protezione degli Uccelli (ASPU). Un tempo presente in tutto il paese, è diventato una rarità a causa della distruzione del suo habitat naturale.

http://www.ieeta.pt/~pjf/images/jynx1.jpg

Lo Jynx torquilla tra le falde boscose del Vesuvio


Residente e nidificante, ma anche svernante parziale e migratore. Porta a termine regolarmente due covate. Annunziata segnala covate di quattro e due nidiacei per una coppia nidificante nei pressi della Strada Provinciale “Zabatta”. Probabilmente è più frequente nel Parco durante lo svernamento.
da L’Avifauna del Parco Nazionale del Vesuvio di Maurizio Frassinet e Paola Conti
www.soundcenter.it

iynx

Abstract:

Sui rami del Salice bianco (Salix alba) consacrato a Persefone, nidifica il Torcicollo, (Jynx torquilla) uccello della Dea, che, quando adirato, alza la cresta e ruota il collo sibilando, simile ad un serpente oracolare. Lo iynx è anche uno strumento sonoro; un ronzatore a rotazione aerea, i cui suoni sibilanti e ronfanti ad impulsi alternati ricordano l’enfasi della respirazione sessuale, e appunto sono associati a Venere. E Iynx, nel pantheon mitologico, è figlia di Pan ed Eco, un fatto che fa ulteriormente riflettere nella comprensione del mondo sonoro sacro dell’antichità.

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  • Title: iynx
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  • Posted on: 2021-05-10 17:58:44
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